Storia dell’Intelligenza Artificiale
Il 1956 è l’anno ufficiale in cui nasce l’Intelligenza Artificiale, ma dobbiamo tenere in considerazione quale sia stato il percorso che ci ha portato a quella data, quali sono state le scoperte pregresse che hanno consentito agli scienziati di quel periodo di poter dare inizio ad una nuova Era.
Le basi che hanno portato alla nascita dell’Intelligenza Artificiale
Nell’immaginario comune l’Intelligenza Artificiale non è che una novità, una disciplina appena scoperta e in grado di stupirci, ma in realtà ha radici molto lontane che si fondano nel periodo in cui la scoperta di tecnologie innovative poteva fare la differenza, la Seconda Guerra Mondiale.
Bisogna infatti notare che tutte le innovazioni tecnologiche a cui abbiamo accesso ogni giorno, hanno avuto origine per necessità belliche, così come è avvenuto nel 1936 per il primo modello concettuale di computer, denominato macchina di Turing, dal nome del suo fondatore.
La macchina di Turing non era altro che una macchina ideale in grado di elaborare i dati sovrascritti sopra un nastro di lunghezza potenzialmente infinita, nel rispetto di regole definite (algoritmi). Ogni computer esistente al giorno d’oggi potrebbe essere semplificato in una macchina di Turing.
Da questo momento in avanti, le sperimentazioni proseguono e la curiosità di riuscire ad automatizzare dei processi si fa sempre più viva; una delle prime applicazioni che vengono sperimentate è una banale partita di scacchi, tra una persona e un computer. E anche in questo caso è proprio Alan Turing che tenta, attraverso l’”imitation game”, di porre una regola per stabilire se un computer abbia un comportamento più o meno intelligente. Questo grande contributo rimarrà fino ai giorni nostri e utilizzato nelle applicazioni teoriche.
Origine dell’Intelligenza Artificiale
31 agosto 1955, primo utilizzo del termine Intelligenza Artificiale, quando vengono richiesti dei fondi per uno studio proprio riguardante questo ambito. Era infatti appena stato dimostrato dal neuropsicologo Donald Hebb che i neuroni fossero in grado di comunicare tra di loro mediante lo scambio di scariche elettriche e che questa caratteristica fosse alla base del processo di memorizzazione e apprendimento.
Nel 1956, data ufficiale della nascita dell’Intelligenza Artificiale, viene quindi organizzato il primo grande seminario estivo svoltosi presso il Dartmouth College di Hanover nel New Hampshire, dove sono state poste le basi di questa nuova disciplina e organizzate iniziative di creazione di macchine in grado di simulare l’apprendimento e l’intelligenza umana.
Il primo neurone artificiale: il percettrone
Qualche anno più tardi, uno psicologo statunitense, Frank Rosenblatt ha sviluppato il “percettrone”.
Si tratta di un algoritmo che simula il comportamento di un neurone biologico, il quale prende in ingresso un impulso elettrico, se questo oltrepassa una determinata soglia il neurone si attiva e genera un impulso in uscita, altrimenti l’impulso non viene propagato.
Artificialmente il percettrone è un algoritmo che simula il neurone biologico. Nel momento in cui arriva un impulso (in questo caso dati) al neurone, quest’ultimo applica loro una funzione, detta funzione di attivazione. Quest’ultima, come la soglia nel neurone biologico, stabilisce se l’impulso debba essere propagato o meno.
L’applicazione del percettrone è stata quella di essere utilizzato come algortimo di classificazione binaria, ovvero se l’input appartenesse alla classe 0 o classe 1.
Questo concetto è stato alla base della successiva elaborazione delle reti neurali ossia un modello di calcolo composto da neuroni artificiali, realizzati ad immagine e somiglianza della rete neurale biologica.
Gli anni successivi non sono altro che un fermento intellettuale continuo, le più grandi università e aziende informatiche del tempo hanno iniziato a puntare sulla ricerca e sviluppo di nuovi programmi software in grado di riprodurre l’intelligenza umana.
Grazie a queste nozioni iniziali è piu semplice capire cosa sia l’intelligenza artificiale e come operi nel mondo reale.
Per scoprire nuove curiosità di Intelligenza Artificiale continua a seguirci e a leggere il nostro blog! stAI tuned
Referenze:
- Francesco Amigoni, Viola Schiaffonati, Marco Somalvico, Intelligenza Artificiale, Treccani, 2008
- Stefano Quintarelli, Intelligenza Artificiale, Cos’è davvero, come funziona, che effetti avrà, Torino, Bollati Boringhieri Editore, 2020
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