Nuovi modi di fare musica con l’Intelligenza Artificiale
Lo sapevi che più del 10% della musica prodotta a livello globale è stata realizzata mediante Intelligenza Artificiale? E secondo te come potrebbe esserci utile questa nuova tecnologia?
Come l’Intelligenza Artificiale genera brani musicali
Negli ultimi anni l’Intelligenza Artificiale è stata inserita in modo consistente anche all’interno del settore musicale, ma qual’è stata la modalità che ci ha più sbalordito? Ovviamente la creazione di nuovi brani musicali.
La musica artificiale, in realtà, fonda le sue radici negli anni Ottanta, quando David Cope, un musicista e informatico visionario, ha tentato di ovviare al “blocco dello scrittore” realizzando un programma in grado di comporre un brano musicale al suo posto.
Inizialmente Cope ha provato a fornire al software delle regole codificate come linee guida per la scrittura del brano, ma senza grande successo. Successivamente decide di fornire alla macchina una serie di partiture esistenti di un determinato compositore, in modo tale che in seguito essa le potesse semplificare, analizzare per estrapolare le regole e le caratteristiche distintive, ed infine combinare i vari estratti rispettando lo stile iniziale.
Grazie a questo metodo, nel 1993 ha realizzato il *primo album di musica artificiale Bach by design*, una serie di composizioni di Bach, composti tramite l’Intelligenza Artificiale. Qualche anno più tardi pubblicherà un libro in cui descrive il programma utilizzato per la creazione della sua nuova musica, Esperimenti sull’Intelligenza Artificiale.
Da questo momento in avanti la tecnologia non si è più fermata, sperimentazioni dopo sperimentazioni si è approdati all’utilizzo dell’apprendimento automatico per generare musica.
Oggi è molto semplice realizzare un brano musicale con l’Intelligenza Artificiale, grazie a numerose applicazioni e software automatici che hanno permesso a tutti di accedere a questa nuova tecnologia, come Boomy, Google Magenta e AIVA.
AIVA grazie all’apprendimento automatico delle GAN impara una serie di brani che le vengono forniti, trova le regole matematiche ricorrenti e successivamente realizza delle composizioni nuove. Ovviamente ci immaginiamo che questo programma sia costituito da più GAN che verranno accorpate tra di loro e magari anche semplificate.
AIVA: musica generata grazie all’Intelligenza artificiale
Le GAN generatrici di brani musicali
Nei tempi più recenti, in seguito alla scoperta delle GAN (Generative Adversarial Network o Reti Generative Avversarie), nel 2014, sono state applicate tra i numerosi settori, anche a quello musicale, rendendo possibile la generazione di musica artificiale tramite un sistema di apprendimento automatico.
Pensiamo di avere a disposizione 1000 brani di Pavarotti e di volerne creare uno nuovo inedito, come se l’avesse realizzato proprio lui. Forniamo così tutti i testi e tutte le melodie alla rete che inizierà ad estrapolare le caratteristiche principali della tecnica dell’artista, come lo stile, il passaggio di registro, il fraseggio chiaro, etc. A questo punto il generatore, che possiamo vedere come un compositore, realizza il suo brano e il discriminatore, addetto al controllo qualità, ne valuta l’operato e verifica che rispetti tutte le tecniche dell’artista. Qualora il verdetto sia positivo viene restituito il brano, nel caso in cui fosse negativo, il generatore, apprende cosa non ha funzionato durante il processo di creazione e genera nuovi brani tenendo conto di quanto appena imparato.
Le applicazioni della musica artificiale
Si sente spesso parlare delle controindicazioni etiche e umane legate all’impiego dell’Intelligenza Artificiale nei vari ambiti della vita quotidiana, ma noi vogliamo soffermarci sull’aiuto e sul supporto che questa nuova tecnologia ci potrebbe fornire.
La musica creata grazie all’Intelligenza Artificiale non è utilizzata solo dagli artisti per ampliare la loro creatività come spunto per il loro prossimo brano, ma viene impiegata anche per altri ambiti come:
- commerciale e pubblicitario, grazie alla realizzazione di jingle e brevi brani musicali;
- cinematografico per il quale si possono creare le colonne sonore;
- concertistico per aiutare i compositori a completare le opere antiche incompiute;
- social media, infatti potrebbe essere molto utile ai content creators. Grandi colossi come ByteDance si sono sempre mostrati interessati ad implementare all’interno della loro applicazione Tiktok una tecnologia che consentisse di creare musica tramite un’Intelligenza Artificiale avente addirittura la capacità di analizzare il video al quale avrebbe dovuto essere applicata e suggerirne una appropriata.
- quello dei videogiochi, dove, a volte, sono necessarie anche molte ore di sottofondo. In questo modo potrebbe essere creata una melodia infinita che si ispira di volta in volta alla scena e all’ambientazione del gioco.
Questo nuovo metodo sicuramente fornisce guadagni di tempo ma anche di denaro, infatti abbasserebbe notevolmente i costi di produzione attualmente dettati dalle case discografiche.
Avevi mai pensato che l’Intelligenza Artificiale avrebbe potuto creare musica?
Per scoprire altri impieghi dell’Intelligenza Artificiale continua a seguirci e a leggere il nostro blog! stAI tuned
TEXT SOURCES:
- Roberto Balestri, Blocco del compositore? No problem, ci pensa l’IA: David Cope ed EMI, Close-up Engineering, 2020
https://systemscue.it/blocco-compositore-nessun-problema-david-cope-emi/21886/
- AI composers create music for video games, CORDIS European Commission
https://cordis.europa.eu/article/id/421438-ai-composers-create-music-for-video-games
- Experiments in Musical Intelligence, David Cope
http://artsites.ucsc.edu/faculty/cope/experiments.htm
PICTURE SOURCES: